Report AURI sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani
Pubblicato il 30 agosto 2023 • Ambiente
In questi giorni sono stati pubblicati nel sito di ARPA Umbria i dati e i report sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani in Umbria. I dati, sottolinea una nota di AURI, l'Autorità Umbra per i Rifiuti e l'Idrico, di cui è presidente il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, riguardano i vari aspetti del sistema integrato dei rifiuti urbani che vanno dalla gestione della raccolta, alla conduzione degli impianti di trattamento e smaltimento.
Si tratta, come sempre, di una dettagliata analisi della gestione dei rifiuti urbani in Umbria molto utile a valutare nel suo insieme il sistema integrato di smaltimento nella nostra regione.
La mole dei dati è elevata e l’analisi di dettaglio molto accurata per cui risulta sempre complesso esprime un giudizio analitico sui vari aspetti presi in considerazione dai report. Tuttavia, appare evidente come lo sforzo compiuto dalla Autorità per i Rifiuti e l'Idrico dell'Umbria, insieme a tutti i Comuni e ai gestori degli impianti e dei servizi, abbia dato lusinghieri risultati, che pongono la nostra Regione ai vertici in Italia.
Molto c'è ancora da fare, tanto lavoro da svolgere e tantissimo da rendere più efficiente, ma la fotografia della situazione attuale ci è di grande conforto. In tal senso, alcuni dati che sono emersi dal rapporto in questione, meritano particolare attenzione.
Gli Umbri continuano ogni anno a differenziare di più, a produrre meno rifiuti e a mandarne meno in discarica.
La produzione di rifiuti è passata dalle 445.337 tonnellate del 2021 alle 442.056 del 2022, con una diminuzione di 3.282. Si tratta di un dato senz’altro positivo, soprattutto se correlato alla ripresa completa delle attività avvenuta nel corso del 2022 dopo la parentesi pandemica.
Allo stesso modo, diminuiscono sensibilmente i conferimenti in discarica. Infatti, nel corso del 2022, sono state conferite nelle discariche umbre 171.890 tonnellate a fronte delle 183.731 del 2021 (circa dodicimila tonnellate in meno). Nel dettaglio il conferimento della frazione residua (cioè quella parte di rifiuto che non viene raccolto separatamente) è stato nel 2022 pari a 109.032 tonnellate a fronte delle 115.206 del 2021.
Se raffrontiamo i dati del 2022 con quelli del 2016 si vede come in quell’anno i conferimenti totali fossero pari a 289.165 tonnellate e il conferimento di frazione residua fosse pari a 154.604. Ebbene, in 7 anni i conferimenti totali in discarica sono diminuiti su base annua di 117.275 tonnellate, mentre il conferimento di frazione residua sempre su base annua è diminuito di 45.572 tonnellate.
Questi sono risultati, che vanno verso la strada giusta, e che dovranno allinearsi, entro il 2035, con gli obiettivi della Comunità Europea che ci impongono di raggiungere il 10% di conferimento in discarica rispetto al rifiuto prodotto.
Ottimi anche i risultati medi per quanto riguarda la Raccolta Differenziata Secondo i dati ARPA, nella regione assistiamo ad un costante e continuo aumento delle percentuali che oggi si assesta sul lusinghiero risultato del 68,3%, che ci pone ai vertici in Italia.
Tuttavia, con riferimento a tale aspetto, non dobbiamo dimenticarci quali siano le evidenti criticità che ci impediscono di essere ancora più efficienti.
Al fine di raggiungere una maggiore efficienza, infatti, è necessario estendere i servizi porta a porta su territori che ancora ne sono sprovvisti. Si tratta di una azione che AURI sta perseguendo in modo deciso soprattutto nel Sub Ambito 1 (dove è stato affidato il nuovo servizio al gestore unico) e nel Sub Ambito 3 (dove è stata operata una profonda ristrutturazione dei servizi di raccolta).
D’altro canto, a fronte di una serie di dati molto positiva, si riscontrano risultati poco felici per la raccolta dell’organico: essa ha visto un leggero peggioramento della qualità della raccolta, rilevata attraverso un campionamento più capillare del rifiuto raccolto attraverso analisi merceologiche standardizzate. Su questo aspetto, dovremo concentrarci ulteriormente, soprattutto, con riferimento alle modalità di conferimento degli utenti che spesso ancora usano sacchetti di plastica che determinano una diminuzione della qualità del materiale conferito.
È comunque opportuno rilevare che, in generale, la gestione della frazione organica negli impianti regionali si attesta su livelli di assoluta eccellenza.
Ciò si ricava principalmente dagli scarti prodotti dagli impianti: la Delibera di Giunta Regionale n. 1362/2017 impone, infatti, severi limiti agli scarti degli impianti definendo che gli stessi non possano superare il 25% del materiale conferito ed in tal senso tale limite è rispettato da tutti gli impianti regionali che si attestano nel 2022 ben al di sotto di un 20% medio (Belladanza 17%, Biowaste Foligno 10%, GreenASM 15% e Le Crete 20%).
Il dato di cui sopra è confermato anche dai conferimenti nelle discariche regionali degli scarti provenienti dal trattamento dell’organico che per il 2022 si attestano a 19.002 tonnellate, a fronte delle 19.376 del 2021 (nel 2016 tali scarti erano pari a 39.376 tonnellate a fronte di un minore volume complessivo di raccolta di organico).
Dunque, si può affermare che i dati forniti da ARPA relativi alla gestione dei rifiuti urbani in Umbria nel 2022 evidenziano uno sforzo complessivo dell’intero sistema regionale volto a raggiungere gli sfidanti obiettivi del pacchetto economia circolare approvato dall’Unione Europea. La strada percorsa è stata tanta e molta altra ne dovremo percorrere nella convinzione che non esistono ricette semplici ma solo una corretta pianificazione e programmazione da esercitarsi a tutti i livelli di governo.