Todi Card: il circuito culturale della città a 3 e 5 euro per un anno
Pubblicato il 3 dicembre 2022 • Turismo
La Todi Card, che avrà validità un anno dal momento dell'acquisto, ha un costo di 3 euro per gli studenti e di 5 euro per gli adulti.
L'iniziativa sarà presentata mercoledi 7 dicembre, alle ore 11, presso la Affrescata del Museo-Pinacoteca, nel corso di una conferenza pubblica dal titolo "Comete e meteore dall'immaginario popolare alla realtà scientifica" a cura di Alessandro La Porta, responsabile per l'Umbria di CoopCulture, uno dei principali attori nazionali nella gestione di spazi museali, a cui il Comune di Todi ha affidato i servizi relativi di informazione e assistenza al turista e l'apertura degli spazi del circuito culturale cittadino: Campanile di San Fortunato, Cisterne Romane, Museo-Pinacoteca, Lapidario, Casa Dipinta, ex chiese di S.Antonio Abate e della SS. Trinità.
MUSEO CIVICO E PINACOTECA DI TODI. STORIA DEL PALAZZO
Il Museo e Pinacoteca di Todi ha sede all'ultimo piano dei palazzi del Podestà e del Capitano del Popolo, uniti da un cavalcavia in epoca seicentesca.
Il Palazzo del Podestà, detto anche del Comune, fu edificato a partire dal 1213 su modello dei palazzi comunali dell'Italia settentrionale. Il palazzo del Capitano del Popolo risale al 1293 e la sua costruzione si protrasse fin oltre il 1301. Il museo comunale di Todi venne istituito nel 1871 e trovò inizialmente sede nella sala del Capitano, oggi sala del Consiglio. Riordinato e riaperto al pubblico nel 1997, presenta un percorso articolato che parte dal “museo della città” per proseguire lungo cinque sezioni tipologiche.
VISITA AL MUSEO CIVICO E PINACOTECA DI TODI
Quello di Todi è un museo ricco di sezioni, completo, imperdibile per chi sostiene di avere davvero visitato questo celebre borgo dell’Umbria.
Inizierete la vostra visita con il Museo della Città, dove ammirare una preziosa lastra marmorea risalente al X - XI secolo e raffigurante San Fortunato, il Cristo Redentore e San Cassiano, il modello ligneo del tempio della Consolazione del 1571 e la sella di Anita Garibaldi.
Con tutta calma andate alla scoperta delle altre cinque sezioni. In quella Archeologica potrete ammirare antiche ceramiche attiche, terrecotte architettoniche e bronzetti votivi. Nella sezione Numismatica rifatevi gli occhi con ben 1475 esemplari tra monete preromane, greche, romane, ostrogote, bizantine, medievali e moderne. La sezione dei Tessuti accoglie pregiati paramenti sacri e manufatti artigianali di varie epoche e provenienze. La sezione dedicata alla Ceramica, comprende vasellame che va dall’VIII al XVIII secolo. Ed è ospitata in una splendida con decorazioni realizzate in epoche diverse, dagli inizi del 1600 al 1900. La visita si conclude in bellezza all’interno della Pinacoteca, con la pala di Giovanni di Pietro, detto lo Spagna (un discepolo del Perugino), con l’incoronazione della Vergine e molte altre opere di rilievo.
VISITA ALLA TERRAZZA E CHIOSTRO DELLE LUCREZIE- MUSEO LAPIDARIO
Un suggestivo museo, un teatro, una chiesa e un ex convento intorno a un chiostro terrazzato: ecco cosa vi aspetta venendo in visita al Museo lapidario di Todi.
Il percorso museale comprende più sezioni che seguono l’ordine cronologico dei pezzi a partire dall’età romana, fino al XIX secolo. Sono conservati materiali di età antica, medievale e moderna rinvenuti nel corso dei secoli nella città e nel territorio circostante. Del complesso fa parte anche la splendida struttura teatrale del “Nido dell’Aquila”. Arrivati fin qui potrete godere di un meraviglioso panorama sulla vallata del Tevere verso Orvieto.
VISITA ALLE CISTERNE ROMANE DI TODI
Le Cisterne Romane sono un grande monumento di ingegneria idraulica nella città di Todi, situate al di sotto della piazza del Popolo.
Sotto le strade e le case di Todi esistono oltre 3 km di gallerie idrauliche, cisterne romane e medievali, centinaia di pozzi, cantine e ipogei, un affascinante sistema di architetture sotterranee che percorrono il colle di Todi nel suo interno, sfruttando in modo sapiente le caratteristiche del terreno.
Nel sottosuolo vi sono due grandi cisterne realizzate nella seconda metà del I sec. a.C., quando Todi divenne una colonia romana col nome di Iulia Fida Colonia Tuder.
Oggi è un privilegio poterle visitare: scendendo attraverso un suggestivo percorso nella Todi sotterranea, potrete scoprire quello che è un vero e proprio patrimonio culturale ipogeo.
Ognuna delle cisterne è composta da dodici ambienti lunghi 8 m e larghi 3,5 m, realizzati in opera cementizia e collegati da modesti passaggi. Entrambe dovevano essere alimentate dalle acque sorgenti dalla sommità del colle, provenienti dalla zona dell’attuale Rocca.
Al termine di un lungo restauro conservativo, da venerdì 26 agosto 2022 sono stati resi fruibili ulteriori due ambienti del sito, mentre le cisterne ancora non accessibili sono comunque visibili grazie ad una nuova e suggestiva illuminazione.
VISITA ALLA CHIESA E AL CAMPANILE DI SAN FORTUNATO
La Chiesa di San Fortunato è tra le più affascinanti della città di Todi, dedicata al suo Santo Patrono ed edificata nel XIII secolo. Il suo campanile offre la vista più bella di tutto il borgo umbro. Caratteristica per la sua lunga scalinata e la bella facciata romanica, la chiesa ospita i resti di Jacopone da Todi, tra i principali poeti italiani del Medioevo.
La costruzione del complesso risale come detto al XII secolo, ma i lavori terminarono soltanto nel 1465, lasciando la facciata della chiesa visibilmente incompiuta nella parte superiore, a causa della morte dell’architetto Giovanni di Santuccio da Firenzuola.
All’interno dell’edificio, potrete ammirare tre navate di pari altezza, tutte con volte a crociera.
Nella cripta sono custoditi i resti di Jacopone da Todi, uno dei più importanti poeti italiani del Medioevo, certamente fra i più celebri autori di laudi religiose della letteratura italiana.
Sempre nella cripta, un’urna sepolcrale conserva le ossa dei Santi protettori della città: San Fortunato, San Callisto, San Cassiano e le SS. Degna e Romana.
Dal lato sinistro della chiesa si accede, tramite una scalinata, al Campanile di San Fortunato, dalla cui sommità ammirerete un panorama unico sulla città di Todi e la Valle Umbra.
Si tratta di un maestoso campanile quattrocentesco, ornato da archetti e sormontato da una cuspide piramidale. All’interno della cella campanaria sono conservate cinque campane, la più grande rifusa nel 1923, due del Seicento, una del Settecento e una quinta, detta “di Jacopone”, datata 1286.
La Casa Dipinta
La casa, di origine ottocentesca, venne acquistata nel 1975 dall’artista irlandese O’Doherty e dalla moglie Barbara, per le proprie vacanze e per godere del loro tempo libero, immersi nella natura e nel verde della regione umbra.
Immerso nella magica atmosfera di Todi, due anni dopo l'avvenuto acquisto, nel 1977, Brian, anche per esaudire i desideri di sua moglie Barbara, ha cominciato a dipingere la casa, trasformandola in una straordinaria opera d’arte complessiva.
La “Casa Dipinta”, negli anni è diventata un unicum mondiale, con tutte le pareti affrescate con opere dell’artista e con la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo. Il luogo, non solo fisico, dove l’amore dei coniugi O’Doherty e la loro passione per Todi e per l’arte ha trovato la massima espressione.