Todi, la stagione di prosa chiude con "L'arte della commedia" di De Filippo
Pubblicato il 2 aprile 2024 • Cultura
Martedì 9 aprile, alle 20.45, Fausto Russo Alesi che dirige – ed è tra gli interpreti – lo spettacolo L’arte della commedia, l’opera-manifesto di Eduardo De Filippo, chiuderà la stagione di prosa 2023/24 del Teatro Comunale di Todi.
Il cartellone, iniziato a fine novembre, ha visto proporre nell'arco di cinque mesi ben nove appuntamenti, con la maggior parte degli spettacoli che hanno registrato il tutto esaurito, anche grazie al significativo numero di abbonamenti.
L’arte della commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo De Filippo, fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua e allo stesso tempo tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo.
Scritta nel 1964 è un’opera poco frequentata, apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori; si tratta invece di un testo magistrale straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere, alla ricerca di risposte. L’arte della commedia ci parla del rapporto contraddittorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società, ma le domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro”, sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo, si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti.
Note di regia
Ho iniziato a studiare L’arte della commedia prima della pandemia per la forza e la lucidità con cui Eduardo si occupa della condizione dell’attore.
Proprio nell’incontro scontro tra tutti i protagonisti della commedia penso stia il segreto del Teatro, ed è per questo che ho voluto con me una meravigliosa compagnia di artisti, generazioni a confronto, ognuno con il suo differente percorso personale di amore e dedizione per il Teatro, l’unione di forze che cercano giornalmente di far sopravvivere un “senso” e che cercano di portare in scena, tra mille fatiche, la numerosa compagnia teatrale che hanno nell’anima. E voglio citarli tutti a partire da Imma Villa e poi Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Michele Schiano Di Cola, David Meden, Demian Troiano, e per finire il giovanissimo Sem Bonventre.