Report demografico del comune di Todi alla fine del 2024
Pubblicato il 8 gennaio 2025 • Anagrafe
Punto di fine/inizio anno a Todi dal punto di vista demografico. Nel corso del 2024 nel Comune di Todi si sono registrati 75 nuovi nati a fronte di 162 decessi e 288 emigrati contro 320 immigrati, dei quali oltre la metà, 166, provenienti da altre città umbre o realtà italiane; 154 invece gli stranieri, di cui 47 da Paesi dell'Unione Europea e 107 da nazioni extraeuropee. La popolazione iscritta alle liste elettorali al 31 dicembre dello scorso anno risulta essere pari a 16.615 persone.
Nei dodici mesi appena archiviati sono state inoltre 76 le nuove cittadinanze, di cui 48 per matrimonio e residenza, 7 per raggiungimento della maggiore età e 21 "iure sanguinis".
Hanno sfiorato quota 100 i matrimoni celebrati, di cui 55 civili e 41 religiosi, numero quest'ultimo riferito a quanti sono stati registrati dal Municipio di Todi mentre ben più alto è quello delle cerimonie svoltasi nelle chiese della città, vista la preferenza crescente espressa da coppie non residenti, molte delle quali straniere, per il Tempio della Consolazione e le Chiese di San Fortunato e del Duomo.
I numeri confermano la dimensione del nostro Comune - commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano - che, rispetto alla propria dimensione, gode di un grande rilievo nella realtà regionale e nazionale, in virtù della sua storia e ricchezza artistica e culturale. A ciò si aggiunge la una vocazione turistica che vede registrare circa 180.000 mila presenze nelle strutture ricettive locali, flussi che equivalgono, mediamente, ad una popolazione mensile di oltre 15.000 persone in più. E' una riflessione che come Amministrazione comunale va fatta ed esplicitata in relazione al livello dei servizi che devono essere assicurati, a partire ad esempio da quello d'igiene ambientale".
Ulteriore elemento di riflessione, viene sottolineato dal Comune, è quello riferito all'inverno demografico che riguarda l'intero Paese. "Come ente locale - è l'assessore Alessia Marta a parlare - abbiamo la massima attenzione alle politiche a sostegno della famiglia e a quelle scolastiche, come attestano le misure sia contributive e di sgravi economici che di erogazione di servizi all'infanzia e dei nuclei familiari in genere, nella piena consapevolezza che si può e si deve sempre fare di più".