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Inaugura a Todi, il 6 maggio, U.N.A. United Nations of Artists a cura di Matteo Boetti

Pubblicato il 28 aprile 2023 • Cultura , Turismo

Sabato 6 maggio inaugura a Todi, alle ore 12, presso la Sala delle Pietre dei Palazzi Comunali, la prima tappa del progetto diffuso U.N.A. United Nations of Artists, serie di mostre in spazi eterogenei dislocati in luoghi iconici dell’Umbria quali Todi, Trevi, Narni, Acquasparta. Gli opening si susseguiranno da maggio a settembre 2023.
Matteo Boetti ne è l’ideatore e curatore e intende così festeggiare i suoi 30 anni di lavoro nel mondo dell’arte.
In occasione di questo anniversario, un nutrito numero di artisti, sia internazionalmente noti sia giovani emergenti, è stato invitato a indagare su questioni fortemente attuali quali il concetto di “glocal”.

Elisabetta Benassi, Paolo Canevari, Maurizio Cannavacciuolo, Bruno Ceccobelli, Marco Cingolani, Enzo Cucchi, Gianni Dessì, Alberto Di Fabio, Giuseppe Gallo, Massimo Kaufmann, Felice Levini, Miltos Manetas, Nunzio, Luigi Ontani, Luca Pancrazzi, Salvo, Marco Tirelli sono solo alcuni dei protagonisti di questa indagine di idee giocata, ancora una volta, sul confronto generazionale, quasi un marchio di fabbrica nella carriera del gallerista.
L’eterogeneità degli artisti coinvolti si interseca con le architetture variegate degli spazi scelti per la serie espositiva U.N.A., luoghi reali, in un tempo stabilito, portatori di identità storiche ben definite, dove l’arte afferma la sua presenza.
Palazzi storici, chiese sconsacrate, gallerie d’arte, musei compongono le tappe di un itinerario da percorrere nell’arco di 5 mesi, lungo il quale ricostruire, attraverso pittura, scultura, fotografia, video ed istallazione, possibili risposte dell’arte ai cambiamenti in essere nel nostro tempo.

Sebbene “nomade” per professione, Boetti da tempo è residente a Todi, in Umbria, un territorio in cui non soltanto ha trasferito la sua attività ma dove da qualche tempo indaga e promuove la scena artistica locale mettendola in relazione con artisti di  internazionale. Una simile visione lungimirante, ha dato vita negli anni alla mappatura di un personale “Stato unico”, una terra di mezzo e di incontro – ma pur sempre un territorio – la cui importanza si avvalora a maggior ragione nei tempi attuali, dove Internet, per eccellenza promotore di un graduale abbandono della realtà concreta, diviene una prerogativa esistenziale.

"Ora - si legge in una nota - a fronte dell’ubiquità del Web, se è possibile spostarsi e comunicare in una frazione di secondo grazie ad applicazioni come Google Earth e i Social Network, se i concetti di tempo e spazio sfuggono a qualsiasi definizione in quanto ormai aleatori o irrilevanti, o comunque amal-gamati in un indistinguibile impasto di verità e falsità, quale significato acquisiscono i termini di locale e globale?
Riaffermando la centralità dell’incontro e servendosi a tal fine di un necessario spazio reale, l’operazione U.N.A. United Nations of Artists intende rispondere al precedente quesito tramite l’invito di un nutrito numero di artisti ad esporre nel territorio Umbro, in luoghi salienti – pubblici e privati, istituzionali e non. La mappatura di un tale inedito itinerario, oltre a promuovere e valorizzare in generale il territorio, consentirà agli autori selezionati – autoctoni e non, emergenti o affermati, con linguaggi artistici quanto mai eterogenei – di confrontarsi tra loro e con ambienti carichi di memoria storica – e in quanto tali, tangibili – in cui verranno accolti i relativi eventi artistici (esposizioni, performance, video-proiezioni, ecc.)".

La risposta a tali quesiti non sarà di certo offerta in maniera diretta ma sarà possibile coglierla soltanto unendo tutti gli “Stati”, percorrendo cioè tutto l’itinerario, visitando le esposizioni e gli eventi del progetto in cui ciascun artista si interrogherà sui principi fondanti  dell’operazione ossia i concetti di spazio e tempo, di locale e globale, realtà virtuale e realtà concreta, ossia organica, tradizionale e culturale.
Scontro e incontro tra dimensione planetaria e locale, e le sue ripercussioni sulle dinamiche creative. I temi centrali, sui  quali intessere un dialogo, sono perciò racchiusi nella dicotomia dei concetti di “locale-globale” e “reale-virtuale” e nella loro percezione da parte degli artisti coinvolti.