Mura urbiche: alla luce i nuovi tratti oggetto di recupero e restauro
Pubblicato il 4 marzo 2024 • Opere
A Todi sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di bonifica delle aree interessate dagli interventi di recupero degli ultimi tratti di mura urbiche della città di Todi finanziati con 4,7 milioni di euro, importo ricompreso nell'ordinanza attuativa nr. 129 del 13 dicembre firmata dal Commissario straordinario alla Ricostruzione.
Sarà così possibile dare compiutezza al recupero dell'intera cinta muraria medievale, la terza, dopo quella cosiddetta etrusca (III secolo a.C.) e romana, la più esterna e dal perimetro più esteso, la cui costruzione risale al XIII secolo.
Sarà così possibile dare compiutezza al recupero dell'intera cinta muraria medievale, la terza, dopo quella cosiddetta etrusca (III secolo a.C.) e romana, la più esterna e dal perimetro più esteso, la cui costruzione risale al XIII secolo.
La prima zona interessata ai lavori di ripulitura, preliminari alla progettazione definitiva, è in questa fase quella tra Viale della Fabbrica e la soprastante Via Cesia, in continuità con il tratto già restituito a nuova vita negli anni scorsi, dal Bastione all'altezza del campetto del Crispolti, e fino all'altezza dell'ex convento dei Cappuccini del Sacro Cuore, attuale sede dell'Istituto professionale.
Gli interventi di recupero delle mura medievali saranno rivolti anche al tratto tra Porta Amerina e Pozzo Beccaro, in direzione del tempio della Consolazione, e a quello da Porta Perugina verso Porta Orvietana, parallelo alla strada dove sono attualmente già in corso i lavori per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale parte del "Giro di Todi" e che dovrebbero terminare entro i primi di aprile.
In alcuni casi saranno sufficienti interventi di cuci-scuci, di risarcimento delle lesioni presenti e di stuccatura, ma in altri tratti si renderanno necessarie palificazioni in cemento armato nelle fondazioni delle mura con funzioni di sostegno; in altri ancora sarà necessario la ricostruzione della muratura al piede.
La situazione più complessa è proprio quella lungo Via della Fabbrica, dove si sono registrati fenomeni di scorrimento verso valle, con traslazione e quadri fessurativi importanti. Di particolare interesse in tale contesto è il recupero delle mura sotto Palazzo Pongelli, finora completamente nascoste dalla vegetazione e caratterizzate anche da una scala che permetteva di raggiungere dal basso Via della Piana.
La situazione più complessa è proprio quella lungo Via della Fabbrica, dove si sono registrati fenomeni di scorrimento verso valle, con traslazione e quadri fessurativi importanti. Di particolare interesse in tale contesto è il recupero delle mura sotto Palazzo Pongelli, finora completamente nascoste dalla vegetazione e caratterizzate anche da una scala che permetteva di raggiungere dal basso Via della Piana.
La bonifica è iniziata proprio in questa area, conosciuta come di San Carlo o "di Simoncino", che è quella nella quale l'Amministrazione comunale sta lavorando da tempo per la realizzazione di un nuovo parcheggio di superficie che sarà collegato, grazie al piano di rigenerazione urbana da 5,6 milioni di euro, al Mercato Vecchio e quindi al cuore del centro storico.