Borse di studio anno 2023/24: scadenza domande 10 aprile
Si comunica che, con l’approvazione della DGR n. 195 del 6/3/2024 recante Decreto del Ministero dell’istruzione e del merito n. 254 del 22.12.2023 “Disciplina delle modalità di erogazione delle borse di studio per l’anno 2023, di cui all’articolo 9 comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63”. Criteri e modalità di erogazione delle borse di studio a favore degli studenti iscritti agli Istituti della scuola secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2023/2024” è stato avviato il procedimento riguardante la raccolta delle domande di borsa di studio erogate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito direttamente ai beneficiari, per l’a.s. 2023/2024.
Al fine di rispettare le scadenze operative stabilite per le Regioni, con la DGR richiamata in oggetto è stata stabilita la data del 10 aprile 2024 quale termine entro il quale possono essere presentate le domande al Comune di residenza compilando modello predisposto (Allegato A alla DGR 195/2024).
Sono destinatari di detto beneficio gli studenti delle scuole secondari di 2° grado le cui famiglie presentino un'attestazione I.S.E.E., in corso di validità, non superiore ad € 15.748,78.
Per quanto riguarda il Comune di Todi, si precisa che gli interessati, residenti nel territorio comunale, potranno consegnare il modulo, debitamente compilato in ogni sua parte, direttamente all'Ufficio Protocollo del Comune o potranno inviarlo tramite posta certificata al seguente indirizzo: comune.todi@postacert.umbria.it. comune.todi@postacert.umbria.it
Si evidenzia, inoltre, che, in ottemperanza al Regolamento del Comune di Todi per l’applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, approvato con delibera di Consiglio Comunale n.26 del 24.03.2018, le qualità personali ed i fatti dei richiedenti agevolazioni e/o servizi, elencati nell’art.3 dello stesso, devono essere documentati mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente Autorità dello Stato estero di origine e/o provenienza, corredati dalla traduzione in lingua italiana autenticata dall’Autorità Consolare Italiana che ne attesti la conformità all’originale e dal timbro denominato “Apostille” o “Legalizzazione”.
In allegato la modulistica.